60° MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
SPECIALE VENEZIA LA FERILLI SI FA IN TRE PER LUCIANO EMMER

Non una ma tre Ferilli: la Sabrina nazionale si fa in tre per Luciano Emmer ed e' la protagonista italiana della giornata odierna della 60.ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Una e trina,l'attrice italiana e' infatti la protagonista a tutto schermo di "L'acqua... il fuoco", il nuovo film di Luciano Emmer, uno degli eventi collaterali dalla Mostra, un omaggio che il giovane vecchio del nostro cinema ha voluto dedicare alla prorompente diva nostrana.

2 settembre 2003

'Dopo tre anni di televisione sentivo la voglia di tornare al cinema, che e' l'arte che amo di piu'.
E lavorare con un regista anarchico come Emmer, libero e leggero, mi ha fatto particolarmente piacere. Anche se lui e' un regista piu' di cinema che di film''.
Sabrina Ferilli coglie l'occasione del passaggio al Lido, dove ha accompagnato ''L'acqua...il fuoco'' di Luciano Emmer, proiettato tra gli eventi collaterali del cinema per confessare la sua nostalgia per il grande schermo.
''Ho lavorato con grandi maestri come Marco Ferreri ed ora con Emmer. Con i registi miei coetanei c'e' un rapporto piu' diffidente. Mi piacerebbe fare piu' cinema. Ma sono in attesa di proposte. Nel frattempo mi consolo con un bel ruolo nella fiction, quello di una partigiana che si innamora di un gerarca delle Ss'', aggiunge l'attrice di Fiano Romano che a fine settembre comincera' infatti a girare ''Al di la' della frontiera'', il film tv che Maurizio Zaccaro dirigera' per Raiuno.
''E' una storia molto bella -sottolinea Sabrina- ispirata ad una storia vera e tratta da un libro molto bello della Wildmann. I due protagonisti si innamoreranno e verranno accusati entrambi di tradimento, lui dai nazisti, lei dai partigiani...''. Scontenta dell'intrattenimento televisivo, ''la cui qualita' sta precipitando'', la Ferilli si dice divertita dall'esperienza fatta con Emmer che definisce ''una bestia un po' folle'' e per il quale ha interpretato ben tre personaggi femminili protagonisti di tre diversi episodi del film: Stefania, che corregge bozze di sceneggiature; Elena, una ragazza scontenta che tentera' il suicidio; Stella, una circense.
''Tutti personaggi molto diversi da me -dice l'attrice- perche' Emmer associa sempre i sentimenti alla sofferenza, l'amore al disagio. Mentre per me l'amore e' vitalita', costruzione e gioia''.




di Maurizio Pizzuto


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