23-6-2004
Cinema

“INTERMISSION”, SULLE INTERFERENZE DEL QUOTIDIANO


Storia metropolitana di amori e frustrazioni ambientata nella periferia di Dublino, Intermission è un film che proviene dall’ambiente teatrale irlandese, nato dalla collaborazione tra il regista John Crowley e l’autore Mark O’Rowe. Un film giovane e ironico con una punta di amarezza

di Alessandra Pierro


Prima prova cinematografica per il regista teatrale irlandese John Crowley, Intermission è una storia di vite che s’incontrano e si scontrano nella periferia di Dublino.
John, incapace di dichiarare i suoi sentimenti, lascia Deirdre, sperando così di avere da lei una prova del suo amore. La vicenda però prende un corso del tutto imprevisto in cui emergono le vicende degli altri personaggi che si incastrano l’una all’altra, andando a tracciare un affresco divertente e a tratti cinico sull’accidentalità dell’esistenza.
Deirdre, ferita, comincia subito una relazione con un uomo di mezz’età che lascia sua moglie. Attorno alla vicenda della giovane coppia, così, inizia a ruotare un quadro di varia umanità: dal fidanzato vittima delle pene d’amore al suo migliore amico che soffre per l’astinenza sessuale alla moglie abbandonata isterica e desiderosa di sanare l’orgoglio ferito; un poliziotto fanatico di miti celtici e un “teppistello” di nove anni; un ladro spietato e un autista che ha perso il lavoro; una ragazza abbrutita dall’abbandono del suo fidanzato che alla fine troverà l’amore.
Un vicenda a incastro piena di sorprese e di paralleli tra le vicende di ben undici personaggi. La sceneggiatura è di Mark O’Rowe, autore e regista teatrale, che spiega così la nascita della storia: “Non avevo in mente una storia precisa. Ho cominciato con una scena e un paio di personaggi, li ho fatti chiacchierare tra di loro e ho visto dove mi avrebbero portato, inserendo nuovi personaggi man a mano che andavo avanti con la storia. Poi la storia ha cominciato a crescere e all’improvviso mi sono trovato di fronte ad una moltitudine di personaggi…”.
La scelta di ripresa s’integra perfettamente con il tono della sceneggiatura asciutta e senza fronzoli, dando vita ad uno stile quasi documentaristico, che punta molto sulle riprese a mano e sugli obiettivi lunghi - scelta in parte determinata dalle difficoltà per la produzione di trovare fondi.
Intermission è una commedia godibile che apre uno scorcio sui desideri e sulle frustrazioni della vita quotidiana girata con ironia e un pizzico di amarezza: se tanti problemi ce li si crea da sé, altri si incontrano sul cammino come accidenti, di fronte ai quali è bene, se non proprio sorridere, almeno imparare a conviverci.
Nelle sale a partire dal 25 giugno

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