27-11-2003
Roma per Anna Magnani

Sala Trevi-Alberto Sordi
2-14 dicembre 2003


A trenta anni dalla morte, la Scuola Nazionale di Cinema e il Comune di Roma dedicano ad Anna Magnani un omaggio per celebrarne la bravura, la bellezza, le doti umane. Per forza di cose incompleta, la Magnani ha girato oltre 100 film, la retrospettiva offre tuttavia oltre venti titoli che illustrano al meglio le grandi qualità interpretative dell’attrice romana. Un’occasione per conoscere una eccezionale interprete, e godere dei suoi film finalmente su grande schermo.


Anna bellissima. E’ stata intitolata così questa rassegna che il Comune di Roma e la Scuola Nazionale di Cinema dedicano ad Anna Magnani non solo per richiamare uno dei suoi film più struggenti, ma proprio per ricordare la sua bellezza, una bellezza fatta di vitalità, intelligenza, capacità interpretativa e grande fascino .

Roma ricorda Anna come sua ineguagliabile interprete, ma riconosce nello stesso tempo l’universalità delle sue interpretazioni, che vanno al di là del luogo e dello spazio.

Certo, nel nostro ricordo Anna Magnani sarà sempre l’interprete di Roma città aperta e Mamma Roma, ma non dobbiamo dimenticare che con la stessa intensità la Magnani ha interpretato la sanguigna popolana napoletana Assunta Spina, o la cantante di varietà Loletta Prima in Teresa venerdì, o l’intensa e drammatica protagonista di La rosa tatuata, nella sua parentesi americana: una galleria di personaggi che la Magnani ha reso intensamente suoi, commuovendoci e facendoci sorridere, con quella capacità tutta sua di affiancare l’ironia al dramma, come nella vita .

Forse il grande successo del neorealismo, di cui è stata indubbia protagonista, ha “targato” un po’ troppo la sua figura di attrice, limitando a quel grande fenomeno cinematografico la sua collocazione artistica. Anna Magnani era qualcosa di più, era la maschera greca, la rappresentazione femminile del dolore e della “pietas”, era il giullare triste e la rivoluzionaria, la femminista e la donna d’altri tempi, la femme fatale e la mamma.

Anche nei ruoli della maturità, non smetteva di stupire. Basti pensare alle interpretazioni televisive: chi può dimenticare la sua interpretazione con Massimo Ranieri ne La sciantosa, quando cantava con voce roca 'O surdato nnammurato, avvolta nel tricolore? Un tributo patriottico completamente privo di retorica, pieno solo della sua infinita umanità.
E Fellini, nella sua Roma, non ha potuto fare a meno della Magnani, inserendo nel film una sua breve ma intensa intervista, che fu peraltro la sua ultima immagine cinematografica.
Grande, meravigliosa Anna Magnani. Non dobbiamo, non possiamo dimenticarla. Perché lei era, davvero, bellissima.




Gianni Borgna

Assessore alle Politiche Culturali

Comune di Roma

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