Entra nel suo terzo decennio di attività Torino Film Festival (13-21 novembre 2003, 21^ edizione) che sotto la nuova direzione di Giulia D'Agnolo Vallan e Roberto Turigliatto proporrà, arricchendoli, quei percorsi di ricerca, esplorazione e proposta del migliore e meno prevedibile cinema contemporaneo che hanno guadagnato alla manifestazione torinese un posto di primo piano tra le più importanti del panorama internazionale.


La manifestazione conferma la sua caratterizzazione di Festival dedicato al nuovo cinema prestando attenzione ad autori e filmografie più marginali o estreme.
Le 11 sale del Pathé saranno impegnate a pieno regime per un festival davvero internazionale, ricco di interessanti proposte e dal programma molto intenso. Articolato in 19 sezioni, oltre ai due concorsi internazionali dedicati rispettivamente ai lungometraggi (14 lavori, di cui addirittura 9 opere prime) ed ai cortometraggi (14 corti), il XXI Torino Film Festival comprende la selezione di 15 documentari italiani del concorso Doc 2003, e 7 documentari proposti in Doc 2003 Fuori Concorso, il Concorso Spazio Italia, che presenta quest’anno 24 cortometraggi di autori e autrici indipendenti tra i quali figurano due allievi della Scuola Nazionale di Cinema, rispettivamente Susanna Nicchiarelli con Linguaggio dell'amore , Francesco Lagi con Il naso, il Concorso Spazio Torino, i 17 Fuori Concorso caratterizzati dalla varietà di generi, formati e durate, al suo interno anche Focus Malesia che fornirà una panoramica delle produzioni di quest'angolo dell’Est asiatico cinematograficamente poco noto.
A quelle opere che riflettono le punte della ricerca più avanzata e radicale sul linguaggio del cinema è dedicata la sezione Fuori Concorso (Detours).
La sezione Americana, giunta alla sua sesta apparizione nel festival torinese, fornirà un aggiornamento di quanto, vitale, emergente e originale percorre il cinema statunitense.
Segnaliamo anche le 3 sezioni Omaggio, dedicate a Stan Brakhage, a Kinji Fukasaku e a João César Monteiro.
Non mancheranno le Retrospettive, uno dei punti di forza del Festival, di cui William Friedkin, Aleksandr Sokurov, Stavros, saranno i protagonisti.




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