14-10-2003
CINEMA D'ESSAI

Un mercato in crescita che chiede pił attenzione.

Domenico Dinoia, presidente della Fice, federazione cinema d'essai, che aveva di recente espresso la sua preoccupazione per la mancanza nel decreto legislativo sul cinema di un'adeguata attenzione al cinema d'essai, oggi dichiara al Giornale dello Spettacolo: "E' in atto in questi giorni una consultazione tra le categorie di settore e il ministero per le Attivitą Culturali che mi pare un buon punto di partenza per garantire un sostegno all'esercizio cinematografico di qualitą e d'essai".

Della situazione e dei problemi del cinema di qualitą in Italia si parlerą dal 15 al 17 ottobre a Ravenna in occasione della terza edizione degli "Incontri del cinema d'essai", organizzati dalla Fice con il sostegno degli enti locali.

"Sono in atto strategie di mercato - dice Dinoia - che rischiano di penalizzare l'esercizio d'essai. Alcuni distributori, infatti, premono per far uscire i propri film di qualitą nelle sale multiplex piuttosto che nelle sale d'essai. Bisognerebbe invece tenere conto del valore aggiunto che queste sale sono in grado di fornire al film di qualitą".
Inoltre, secondo Dinoia bisognerebbe cercare di evitare di concentrare le uscite dei film in pochi mesi, "lasciando scoperto tutto il periodo che va da maggio fino alla Mostra di Venezia.
Si rischia di produrre danni nei confronti degli spettatori che per alcuni mesi si devono accontentare di un pugno di titoli degni di essere visti, spesso lanciati solo in pochissime cittą". Il presidente della Fice inoltre propone un meccanismo di incentivi che premi quegli esercenti che aumentano la quota di film d'essai sia italiani che europei programmati, con pił attenzione ai film che non godono di grandi incassi e nello stesso tempo a chi lavori per caratterizzare sempre pił le sale.





di Maurizio Pizzuto

Archivio News
 
Top pagina
Clicca qui per maggiori dettagli