11-9-2004
Biennale

ARRIVA IL THRILLER OSSESSIVO ‘OCCHI DI CRISTALLO’

C'è un altro Eros alla 61/a Mostra è Eros Puglielli, ex allievo della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia; trentunenne, autore di ‘’Tutta la conoscenza del mondo’’ che a Mezzanotte ha portato ‘’Occhi di cristallo’’: la storia di un pericoloso assassino che prepara compulsivamente una scia di morti nel macabro tentativo di liberarsi dalle sue ossessioni. L'ispettore Amaldi per fargli interrompere la sua serie di assassinii deve correre contro il tempo. E ripercorrendo il passato trova la soluzione.


Prodotto da Cattleya e Rai Cinema, il film, che sarà in sala a gennaio con 01 Distribution, insegue un sogno più volte teorizzato da Carlo Macchitella, "ricominciare a fare il genere in Italia". "Adesso tutti ne parlano bene perché, secondo il teorema di Flaiano, tutti corrono in soccorso al vincitore. Addirittura e c'è una retrospettiva, qui a Venezia, che incorona i re della serie B e che la gente fa la fila per vedere. Ma negli anni '70 i critici le sparavano addosso". E anche adesso qualcuno storce il naso, eppure il noir tira. "Pensiamo di venderlo in tutto il mondo", rivela Marco Chimenz di Cattleya. "C'è stato un tour asiatico, quindi saremo al Mifed con la TF1 International che si occupa delle vendite fuori Italia e che ci ha assicurato ottime prospettive".
Occhi di cristallo, girato in Bulgaria, sia per ridurre i costi, sia per creare una città neogotica, gode anche di una coproduzione spagnola ed è spagnola la coprotagonista Lucia Jiménez. Per Luigi Lo Cascio, Coppa Volpi per Luce dei miei occhi, psichiatra libertario in La meglio gioventù e terrorista dallo sguardo impenetrabile in Buongiorno, notte, l'esperienza è stata affascinante. Finalmente diversa dal solito. "Non mi sono posto il problema del genere se non in termini di divertimento, gli attori sono come bambini che giocano a guardia e ladri o indiani e cowboy& però ho riflettuto sul valore simbolico del giallo, che in fondo attraversa tutta la storia della cultura occidentale come indagine dell'uomo sull'uomo. Da Edipo al Pasticciaccio di Gadda fino ai miei amati conterranei, i siciliani Sciascia e Camilleri, il giallo passa attraverso i segni opachi di cui è costellato l'universo". L'ispettore Amaldi nasconde un segreto, un trauma che l'ha portato a rinchiudersi in se stesso. "Indossa sempre un impermeabile racconta Lo Cascio una felice intuizione della costumista che rende bene l'idea della sua impermeabilità al reale. Infatti è un personaggio separato dal mondo, che crede di aver chiuso i conti con se stesso". Per Puglielli, oltre alla traccia del romanzo di Luca Di Fulvio, L'impagliatore (Mursia), c'è stata la suggestione di un fumetto molto amato da ragazzino, Dylan Dog. "Mi hanno spesso accusato di raccontare cose inverosimili, cose che non esistono; io invece spero che presto avremo un cinema italiano fatto di fantascienza, thriller, horror, surreale, e della mescolanza di generi, per esplorare tutte le potenzialità possibili". ( M.Cal.)

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