Gavino Sanna
Gavino Sanna nasce a Porto Torres il 1 maggio 1942. Comincia prestissimo a pubblicare, sui giornali locali, alcune caricature: la prima, di Antonio Segni, risale a quando Gavino ha 13 anni. Nel 1960 si trasferisce a Milano e vi rimane per dieci anni occupandosi di pubblicità e continuando al tempo stesso a fare satira politica. Alla fine degli anni ’60 parte per gli Stati Uniti, dove, su commissione del governo americano, crea una campagna di enorme successo, che invita i lavoratori americani ad essere più produttivi e impegnati sul lavoro, con la quale vince l'International Broadcasting Award di Hollywood. E ancora, in occasione del bicentenario americano, firma una campagna istituzionale della Esso, che vince il Clio, cioè l'Oscar mondiale della pubblicità. Nel 1975 entra alla Scali McCabe & Slowes, l'agenzia pubblicitaria considerata in tutto il mondo il tempio della creatività. I dieci anni negli Stati Uniti fanno collezionare a Sanna, oltre al Clio già citato, altri 5 Clio d'oro e più di un centinaio di altri premi. Alla fine degli anni ’70, incaricato dalla Benton & Bowles di New York di aprire una sede italiana, torna in patria. La sua brillante carriera continua con campagne pubblicitarie che si fissano nell’immaginario colettivo e fanno incetta di premi (Fiat Uno, Petrus, Marazzi, Pioneer, Barilla, Versace Profumi, Standa, Averna, la campagna del lancio di La casa del sorriso di Marco Ferreri). Nel 1989 pubblica un primo libro, Le uova di Woody Allen: guida arbitraria ai misteri e ai piaceri della pubblicità; nel 1992 esce il suo secondo libro, Ancora una e poi basta, dedicato alle caricature di politici italiani e sardi che conferma il suo amore e l’impegno per l'arte della caricatura e della satira.

Da un paio di anni Sanna ha una cattedra all'Università di Sassari dove insegna Comunicazione, e una all'Accademia di Belle Arti di Sassari dove insegna Design. In un suo recente articolo, Sanna dichiara: «La cultura è un elemento strutturale della società, e a identificare la cultura contribuiscono tutti gli aspetti della nostra società moderna.

La pubblicità è parte integrante di questa cultura, non è un elemento disgiunto. La pubblicità è cultura, in una società postmoderna, dove – secondo Habermas – agire vuol dire comunicare, più che mai». Gavino Sanna, da qualche mese ha aperto una nuova agenzia pubblicitaria assieme a Biasi, la S & B.
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