Il libro ripercorre le vicende di "Omnibus", rotocalco settimanale di attualità politico-letteraria fondato da Longanesi nel 1937, presto caduto in sospetto e perciò sospeso. Ne testimonia il tentativo di sprovincializzazione della cultura italiana attraverso la collaborazione di personaggi del calibro di Alberto Savinio, Pannunzio, Pier Antonio Quarantotto-Gambini, Alberto Moravia, Elio Vittorini, Aldo Palazzeschi. Il saggio di Bolzoni si chiude con uno studio del lavoro prestato da Longanesi nel 1936 a "Cinema" che, pur interessando solo pochi fascicoli, ebbe un'influenza decisiva nell'impostazione del quindicinale.

Francesco Bolzoni, noto studioso di cinema, ha pubblicato diversi saggi, tra i quali segnaliamo in particolare quelli dedicati a Francesco Rosi e a Cesare Zavattini. Collabora da anni con "La Rivista del Cinematografo" e con il quotidiano "Avvenire".