Carlo Rambaldi
nasce nel 1925 in provincia di Ferrara e si laurea all'Accademia
di Belle Arti di Bologna nel 1951. Nel 1952, con la
scultura elettrica semovente Preistoria ’73,
partecipa al concorso Forme nel Verde di San Quirico
d'Orcia accanto ad artisti come Giacomo Manzù,
inaugurando un periodo di ricerca in campo pittorico
e scultoreo. L'interesse per la meccanica del movimento,
nato in lui già durante l'infanzia, si rivela
una costante del suo lavoro e lo porta ad approfondire,
in parallelo all'attività artistica, studi di
elettromeccanica e di anatomia (in particolare, della
struttura ossea e muscolare umana in quanto sofisticata
macchina adibita al movimento). Tra il 1952 e il 1957
riceve importanti riconoscimenti per opere di pittura
e incisioni. Tra i dipinti, Donne del Delta,
del 1952, sembra anticipare nei tratti del personaggio
centrale la morfologia del futuro E.T.
Del 1956 è l'incontro con il mondo del cinema:
durante un soggiorno a Roma gli viene proposto di costruire
un drago per Sigfrido di Giacomo Gentilomo.
Trasferitosi definitivamente nella capitale, vi lavora
per circa vent’anni, collaborando a film storici,
fantastici e horror, con registi come Ferreri (La
Sacra Famiglia, La grande abbuffata ecc.),
Fellini (Giulietta degli spiriti), Pasolini
(I racconti di Canterbury, Il fiore delle
mille e una notte), Monicelli (Amici miei),
Argento (Quattro mosche di velluto grigio,
Profondo Rosso).
Nel 1976, grazie al coinvolgimento nella lavorazione
di King Kong e alla precedente collaborazione
con Dino De Laurentiis (Barabba di Richard
Fleischer, La Bibbia di John Houston, Barbarella
di Roger Vadim ecc.) – collaborazione destinata
a trasformarsi in un binomio di successo – si
apre il fortunato periodo americano di Rambaldi (Incontri
ravvicinati del terzo tipo e E.T. l'Extraterrestre
di Spielberg, Alien di Scott, Conan il
distruttore di Fleischer, Dune di Lynch
ecc.). Trasferitosi a Los Angeles e insignito nel 1977
del primo Oscar per la realizzazione del gorilla Kong,
l'artista è in grado di sfruttare le ampie risorse
di Hollywood per dedicarsi alla sperimentazione. Dai
suoi accurati studi interdisciplinari nascono prototipi
raffinati che gli valgono preziosi diritti di copyright
sui meccanismi di movimento di creature quadrupedi,
alate e sull'intera gamma delle espressioni facciali
umane. Nel 1980 e nel 1983 viene insignito di altri
due premi Oscar, rispettivamente per il mostro di Alien
e per E.T. l'Extraterrestre.
Gli studi di fisica, elettromeccanica e di anatomia
vengono contemporaneamente integrati con nuove discipline
come la cibernetica. In questa evoluzione, ben si inquadrano
i recenti sviluppi in direzione del digitale e della
grafica computerizzata 3D. In particolare il progetto
Astrokids, che prevede la creazione di atmosfere
e personaggi spaziali per una serie televisiva realizzata
completamente al computer. |